Dipendenti dai grattini

Dipendenti dai grattini

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Buon giovedì indipendente

Nel Mantovano si spendono, mediamente, 1000 euro all’anno per ogni abitante, infanti compresi, per grattare e sperare nella fortuna.

Ovviamente, come tutti i giochi, in questo caso legali, con lo stato che funge da biscazziere, si creano dipendenze difficili da gestire a livello famigliare ma anche collettivamente, perché non si ritiene che grattare compulsivamente tutti i giorni sia una patologia, mentre lo é, eccome.

La foto del dipendente patologico é presto fatta: uomo di mezza età, disoccupato e dal basso livello di scolarizzazione.

La crisi che ancora verifichiamo in tutti i settori, non ha colpito il gioco, in cui i numeri sono in costante crescita, così come lo sono i ludopatici che però, sono difficili da scoprire e aiutare da parte delle strutture, come il SerD (Servizio Dipendenze).

Da una parte il pubblico incassa, perché come in ogni gioco un cui la componente dell’azzardo comanda, il banco vince sempre; e ogni tanto qualche “grattante” viene gratificato, e dall’altra, sempre il pubblico, tenta di recuperare lo sfascio che ha prodotto.

Per scovare i ludopatici ed aiutarli, perché comunque costano alla collettività, bisogna alzare l’asticella del livello di accettabilità del gioco d’azzardo, o meglio ancora sarebbe fare come si é fatto per la dipendenza da tabacco che é decisamente diminuita, a favore della salute di tutti, fumatori e non, anche se, ovviamente, non é stata ridotta a zero.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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