Il valore aggiunto del recupero edile

Il valore aggiunto del recupero edile

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Buon venerdì recuperante

Una casa in forati la sanno fare, bene o male, in molti.

Pochi sanno utilizzare materiali pregiati per un buon recupero edilizio.

In Alto Adige, Trentino e Friuli, il recupero dell’esistente, con maestranze che hanno mantenuto la conoscenza e la tecnica di un tempo, sono valori aggiunti di fronte al piatto mercato edilizio delle nostre parti.

I Comuni dovrebbero incentivare con riduzioni su Cosap e su oneri di urbanizzazione, i recuperi più delle nuove costruzioni, spesso realizzate con materiali e tecnologia scadenti, con architetture tutte simili, se non identiche, che si rifanno ad un unico progetto rivisitato in qualche particolare come sono tutti gli insediamenti delle villette bifamiliari o a schiera che contornano Mantova e, soprattutto, nei comuni limitrofi.

Recuperare l’esistente, oltre a non saccheggiare il territorio, permetterebbe anche di recuperare arti e mestieri che stanno scomparendo e che invece danno quel valore aggiunto economico e anche di bellezza, di solidità e di durata degli investimenti in edilizia.

Basta andare nelle nostre campagne e vedere la bruttura delle nuove case in forati a fianco delle abbandonate corti, con casa padronale, stalla e fienile in pietra a vista, per capire la differenza che c’é tra innalzare mura con copertura di tegole e costruire case.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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