L’autorefezione a scuola non è un diritto soggettivo

L’autorefezione a scuola non è un diritto soggettivo

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Buon mercoledì affettato

Non é un “diritto soggettivo l’autorefezione individuale nell’orario della mensa e nei locali scolastici”.

Lo stabiliscono le sezioni riunite della Cassazione (il giudizio più alto in assoluto, più su c’é solo quello Divino), nella sentenza 20504 depositata in questi giorni, per rispondere ai quesiti sollevati da numerose scuole, anche della nostra provincia.

In poche parole, i genitori non possono pretendere che la scuola si organizzi per far consumare un pasto diverso da quello offerto dalla mensa scolastica che é un momento educativo su cui incombono anche problemi igienici da tenere attentamente monitorati.

Quello della Cassazione é un pronunciamento inappellabile e non esiste possibilità di interpretazione per cui i genitori possono organizzare il servizio mensa, nella suola dell’obbligo, con proposte di menù diversificati, ma non pretendere che il proprio figlio si porti il cibo da casa, cibo non facilmente controllabile anche dal punto di vista igienico-sanitario.

Fine delle diatribe?

Non credo proprio, purtroppo.

A risentirci, o a rileggerci alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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