Buona domenica risarcita
In Italia é dal 2015 che é possibile effettuare azioni legali collettive, ma c’é sempre da superare lo scoglio della ammissibilità.
Questa volta, é stata ammessa l’azione collettiva contro i costruttori di camion o tir, chiamateli come volete.
Cosa avrebbero combinato le case costruttrici, tra loro concorrenti?
Si sarebbero messe d’accordo, cioè non si sono fatte concorrenza, creando un “cartello”, accertato anche dalla Commissione Europea, che é durato 14 anni (1997-2011).
Questo cartello, di fatto, é costato agli autotrasportatori, secondo i calcoli di alcune associazioni di categoria dal 10 al 20% in più del dovuto, se le case produttrici non si fossero messe d’accordo nel proporre, di fatto, gli stessi prezzi.
Quello che però é peggio ancora, almeno per noi cittadini non trasportatori, é che hanno ritardato, di comune accordo, l’introduzione di innovazioni tecnologiche, soprattutto dal punto di vista ambientale.
Abbiamo mezzi fumanti quando si sarebbe potuto averne meno.
Giusto chiedere collettivamente i danni, altrimenti non imparano mai.
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti
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