Ripristinare l’assistenza domiciliare, pubblica

Ripristinare l’assistenza domiciliare, pubblica

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Buona giornata assistita

Le cronache ci hanno ricordato che esiste un dopo dimissioni ospedaliere che può essere drammatico e traumatico più di un intervento chirurgico invasivo.

Anche il numero dei pazienti che non sanno dove andare, dopo le dimissioni dall’ospedale, è significativamente elevato, attestandosi alla bella cifra di circa 2000 persone in solo sei mesi che fanno 4000 all’anno.

Le Rsa sono strapiene e quelle con posti immediatamente disponibili, spesso, non sono in convenzione, per cui costano almeno 3000-3500 euro mese; una badante, straniera o italiana, costerebbe un po’ meno ma costa e, stando alle statistiche, metà di coloro che hanno problemi per il post degenza hanno, anche, problemi economici.

Negli anni 70 e 80, il servizio di assistenza domiciliare pubblico ha fatto miracoli, su tutto il territorio, poi per pensionamenti mai rimpiazzati o per scelte politiche favorenti il privato, il servizio si è ridotto al lumicino, come nel caso mantovano; in altre province è addirittura sparito completamente, aprendo le praterie alla offerta privata e a pagamento.

È tempo di ripristinare questa buona, efficace pratica. Basta volerlo fare.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie.

@robertostorti

#fotoNONmie tratte dalla rete. Immagini di repertorio.

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