L’orizzonte del burocrate termina con la scrivania

L’orizzonte del burocrate termina con la scrivania

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Buon lunedì lungimirante

La ciclabile di via Brennero, costruita da TEA come compensazione di opere per la posa di nuovi tubi per il teleriscaldamento è stata puntualmente consegnata all’inizio del 2017.

Dopo tre anni, è ancora chiusa e inutilizzabile.

Il motivo è che, siccome passa attraverso il SIN (Sito di Interesse Nazionale) in fregio alla ex raffineria IES, ora deposito di carburanti, che è uno dei luoghi più inquinati d’Italia, il ministero dell’Ambiente, prima di autorizzare chiedeva e chiede di essere certi che non ci siano gas interstiziali o altro che danneggino gli utilizzatori e propone una verifica nelle quattro stagioni, per essere più sicuri.

Di stagioni ne sono passate almeno dodici e la ciclabili è ancora chiusa, utilizzata da qualche ciclista a proprio rischio e pericolo, rischio e pericolo sicuramente minore rispetto al percorso, sulla stessa via Brennero, ma dall’altro lato della strada, dove la possibilità di arrotamento, oltre ai probabili ipotetici gas interstiziali è, praticamente certezza.

Se il transito è pericoloso per la ciclabile, lo è anche per tutta la strada e per tutti gli utenti, per cui tutta via Brennero, dovrebbe essere interdetta almeno ai ciclisti, e ai motociclisti.

L’orizzonte del burocrate che ha imposto la verifica delle 4 stagioni però, termina alla fine della sua scrivania di lavoro, immagino.

A risentirci o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

#fotoNONmie Immagini di repertorio.

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