Servono liquidi, in tasca

Servono liquidi, in tasca

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Buon mercoledì contante

Non basta aprire le attività se le tasche sia degli imprenditori che dei compratori, sono vuote.

Tantissimi sono ancora in attesa dei soldi promessi con la Cassa Integrazione in deroga che si è dimostrata ben più lenta di quella ordinaria.

I Ministri, sostengono sui mezzi di informazione, di aver già distribuito l’80% del deliberato; possibile che abbia incontrato solo gli appartenenti al 20% ancora in attesa?

Da marzo senza stipendi e nemmeno cassa integrazione. non funzionerà nessuna riapertura di attività; servono liquidi, moneta sonante in tasca, e non solo nelle promesse.

Il metodo rapido per mettere in tasca di chi ne ha diritto, i soldi, ci sarebbe, ed è, la Carta Nazionale dei Servizi che tutti, ma proprio tutti, abbiamo in tasca e che, per ora, mostriamo solo al farmacista o a chi ci chiede il codice fiscale.

Questa carta ha la possibilità di essere riempita degli importi promessi e deliberati, da parte dell’INPS o di altro Ente autorizzato, e poi può essere usata, tipo bancomat, come già si fa con gli aiuti, da parte del Comune, alle famiglie in difficoltà.

Senza liquidi in tasca, l’economia non gira e la vita stenta.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

#fotoNONmie Immagini di repertorio

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