Em şügà sol l’ültim quart d’ora

Em şügà sol l’ültim quart d’ora

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Abbiamo giocato solo l’ultimo quarto d’ora, e le abbiam prese dal Carpi. Dunque, non mi sbagliavo a esser prudente dopo la prima vittoria. E infatti stavolta in casa ièma ciapade (le abbiam prese) meritatamente, visto che il giovin Carpi ci ha fatto ballare per ¾ di partita. Dunque, mentre il mister carpese (o carpigiano che dir si voglia) esulta, il nostro recita il “mea culpa” per aver tardato a fare quei cambi che certamente la squadra l’han cambiata, al punto che nell’ultimo quarto d’ora s’è giocato a una sola porta, quella del Carpi, rimasto vittorioso solo grazie a una miracolosa parata del suo portiere Rossini e a qualche nostro tiro uscito d’un pelo.

Il primo gol arriva al 29’ su corner: testatona di tale Sabotic che inizia il sabotaggio. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Dopo 7 minuti è il difensor Varoli che impallina l’immobile Tozzo da una ventina di metri. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

La musica cambia solo quando, nel secondo tempo, Troise si decide far qualche sostituzione, e, al 31’, capitan Guccione, invidioso di Varoli, scanella un sinistrone da lontanone facendo un gollastrone che varrebbe un milione se bastasse al pareggione. Ma è solo un’illusione. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

E qualche minuto dopo sarebbe pareggio davvero se quel fenomeno di Rossini non s’inventasse una paratissima su testatissima di Gerbaudo servito da Cheddira servito da Guccione. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Gnint da far, e sperèm in dla prosima, ch’l’è mercoldì a Padova.

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