La disorganizzazione per i vaccini antinfluenzali

La disorganizzazione per i vaccini antinfluenzali

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Buon giovedì organizzato

Le aziende Sanitarie Locali, comunque si chiamino, hanno il mandato istituzionale di vaccinare, ogni anno, contro l’influenza classica, i soggetti fragili e chi supera una certa età.

L’obiettivo, come per tutte le campagne vaccinali, è di raggiungere il più alto numero possibile di soggetti vaccinati.

Chi, non rientrava, o non rientra in queste categorie, si faceva vaccinare a proprie spese, acquistando la dose vaccinale in farmacia.

In questo anno, in cui l’attenzione al vaccino, almeno per quello antinfluenzale, in attesa dell’antiCovid, è altissima, e nonostante almeno 6 mesi di tempo per pensarci, si è arrivati a ridosso del periodo vaccinale con solo 8 dosi per ogni farmacia esistente.

Le Regioni tutte, ad eccezione della Lombardia che deve ancora concludere qualche gara di acquisto, hanno racimolato tutto il racimolabile cedendo solo 240.000 dosi alle farmacie private che, solo nello scorso anno, ne hanno vendute quattro volte tanto.

Possibile che in un momento in cui sarebbe opportuno fare in modo di distinguere la classica influenza dalla Covid si sia così sprovveduti e sprovvisti del vaccino?

Ma chi doveva prevedere e fare le scorte, distribuendole equamente, cosa ha fatto in questo tempo?

Ricordiamoci di queste incapacità.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

#fotoNONmie tratte dalla rete.

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