Passaporti: il difetto sta nel manico

Passaporti: il difetto sta nel manico

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Buon mercoledì viaggiante

Le file per i passaporti ci sono in tutte le Questure d’Italia, pertanto, inutile imputare agli agenti in servizio le colpe perché risulta evidente che le colpe stanno nel manico.

E adesso descriviamo il manico che parte dalla Brexit, per la quale, invece di litigare come all’asilo, si poteva concordare l’ingresso e l’uscita con la carta di identità come si fa con nazioni che non sono in Europa, tipo Egitto e Marocco e tanti altri;  poi, con programmi di prenotazione telefonica che avvisano quando il quorum giornaliero è raggiunto e non tengono aperta la linea, inutilmente, per tutta la mattina, facendo giustamente imbufalire, chi sta tentando di prenotare.

C’è poi da dire che il passaporto è diventato indispensabile per molte più persone di prima e che le dotazioni di personale, destinate a queste pratiche, andrebbe rivisto al rialzo.

Infine una nota per quei 250 passaporti giacenti, in Questura a Mantova, e mai ritirati, inutilmente richiesti, fregando posti a chi invece non li avrebbe lasciti ingiallire in quei cassetti.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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