Űn ad mén ma diés di pü

Űn ad mén ma diés di pü

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la partita vista dal Ciffo

“Űn ad mén ma diés di pü”, ed è la Virtus. “Űn di pü ma diés ad mén” ed è il Mantova. Riferito al secondo tempo, perché il primo s’era concluso col Mantova in vantaggio per 2-0.  Ma nel secondo tempo, subito la Virtus segna (2-1) e resta in 10 (espulso tale Nalini per doppia ammonizione): uno in meno, dunque, ma dieci in più, perché comincia a giocare a tutto spiano, e il Mantova, come ammette il mister Corrent, se la fa sotto: dunque, con uno di più ma dieci in meno, e finisce col perdere. Sintesi stringata e un po’  crudele, come la contestazione dei tifosi. Altro dirvi non vo’, e passo ai disegni.

28’. Guccione-Mensah-Silvestro-D’Orazio-Bocalon, ed è subito gol. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

43’. D’Orazio, nuovo e pimpante, verticalizza per Bocalon che (1) batte un difensore sul tempo e (2) trafigge il Sibi portiere in uscita. Dü a şero e via andare… a quanto pare. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Secondo tempo. Qui comincia la sventura.

6’. Tal Casarotto arriva di bel trotto al limite e appoggia a tale Kristoffersen, che (1) controlla, si sposta e (2) supera il genuflesso Chiorra. 2-1 (clicca sul disegno per ingrandirlo)

16’. Tale Danti da fuori area cannoneggia sulla traversa. E l’è un segnàl. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Infatti, com’è come non è, al 34’ Gomez pallonetta di testa un bel cross del sopra nominato Casarotto, e il Mantova è bell’e cotto. 2-2. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

46’. Casarotto furbacchiotto batte Silvestro su lancissimo di Sidi e diagonaleggia per i 2-3. Frittata completata. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Per la cronaca, i nostri eroi hanno protestato col signor arbitro Leone al 43’ (sempre del secondo tempo), perché ha ritenuto fuori un pallone che per loro era dentro, e al 52’ perché ha annullato (e io credo ingiustamente) un gol di Rodriguez invertendo il fallo da lui subito. Sarebbe stato almeno pareggio. Ma l’è mìa na gran consolasiòn.

 

 

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