#Festlet – “Uno sguardo al futuro”. Beppe Severgnini dialoga con Alec Ross

#Festlet – “Uno sguardo al futuro”. Beppe Severgnini dialoga con Alec Ross

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“Uno sguardo al futuro”, è il titolo dell’evento n.37 di Festivaletteratura, presentato da Beppe Severgnini con l’americano Alec Ross. Quest’ultimo, già consulente da giovanissimo per la campagna presidenziale di Barack Obama, è anche Senior Advisor per Hillary Clinton, che conosce molto bene. Ha raccontato qualche curiosità  sul suo rapporto con la moglie di Bill Clinton, e introducendo il suo ultimo libro “Il nostro futuro”, spiega come la globalizzazione sia servita solo ad alcuni e come questa nuova ondata abbia messo in crisi e in angoscia soprattutto le classi medie dell’Occidente. E a proposito di tecnologie, dice scordatevi la privacy, oggi è l’8 settembre 2016, e in questo momento ci sono 16 miliardi di device – telefonini, tablet, navigatori, sensori etc. – con una connessione di Rete. Tra 4 anni questo numero crescerà fino a 40 miliardi, in questo tipo di mondo la nostra privacy scende vorticosamente. Penso che in un mondo senza privacy accetteremo i fallimenti dell’umanità, accetteremo che non saremo perfetti, ci sarà più informazione e trasparenza: io sono uno che vede il bicchiere sempre mezzo pieno. Interviene e dialoga ironicamente con lui, il giornalista Beppe Severgnini.

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Classe 1990 e una vita piena di paradossi. Da bambina non parlavo con nessuno, da grande ho preso un po’ di lauree in comunicazione e media, e ne ho fatto il mio mestiere, che adoro. Ho vissuto per qualche anno all’estero: la Svizzera mi ha adottato e la Spagna mi ha abbracciato, ma l’Italia rimane il mio nido. Racconto il mio territorio, conoscendo quello che sta al di là delle dogane. Ma dato che sono cresciuta a sbrisolona e Sailor Moon - Paladina della giustizia, tra le altre, mi occupo anche di mediazione interculturale e libertà civili. Qualcuno a volte, mi definisce Don Chisciotte contro i mulini a vento. L’ironia e la libertà sono gli unici modi che conosco, e sono quelli che voglio comunicare ai microfoni di Radiobase. Il mio motto? Sii te stesso, tutti gli altri sono già occupati.