Autoaffogati nei nostri scarti

Autoaffogati nei nostri scarti

Condividi

Buon sabato vitale

Abbiamo incontrato tanta, troppa plastica. A volte vere e proprie isole.

E’ incredibile pensare che la usiamo da cinquant’anni e ha già invaso tutti i mari. Che tristezza”

Lo ha detto ieri, Giovanni Soldini che ha appena finito di percorrere, assieme al suo equipaggio, la Rotta del Te di 15.000 miglia marine, battendo il record precedente di ben 5 giorni.

Soldini, che a 16 anni ha iniziato ad attraversare gli oceani, ha visto come stiamo, e ripeto stiamo, perché ognuno di noi sta facendo la sua parte, affogando gli oceani e i suoi abitanti.

Un tempo si diceva “il mare é grande, accoglie tutto”.

Era vero fino a quando non é comparso un materiale, comodo ma quasi eterno, non degradabile, però, per fortuna almeno riciclabile.

E sul riciclo mi collego idealmente a Mantova, dove siamo bravi a differenziare, come dicono le statistiche, ma non veloci a raccogliere, come promesso, i sacchetti esposti.

Ieri, in Corso Umberto (quello dei portici), alle 10.24, come dimostra la foto a corredo di questo parere, ancora c’erano sacchi di carta che si inumidivano sempre più, causa pioggia, e sacchetti dell’umido che era già umido di suo, più un sacchetto improprio che conteneva qualche altra cosa.

L’obbligo é di esporre i sacchetti entro le 9, ma il ritiro che vincoli e obblighi ha?

Tra poco, dicono, torneremo ai cassonetti.

Altra storia, sperando, nel frattempo, di non affogare, né noi né i pesci.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

Condividi