E-mail ricattanti: non credeteci e non pagate

E-mail ricattanti: non credeteci e non pagate

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Buon mercoledì logico

Il mittente di una e-mail può essere vero o falso così come quello scritto sul retro di una classica lettera cartacea, dove ognuno può scrivere il mittente che vuole.

Proprio così, contrariamente a una convinzione diffusa, l’origine e il mittente delle e-mail non sono certi, solo quelli della Posta Certificata (PEC), forse lo sono. Meglio essere sempre dubbiosi.

Detto questo, i ricatti via e-mail, segnalati dai mantovani all’ufficio della polizia postale, sono come chi invita ignari anziani a mettere l’oro in freezer perché non si degradi, per poi rubarlo.

Se vi arriva una mail, magari con mittente il vostro stesso indirizzo, spacciato come prova che uno é entrato nel vostro computer, e soprattutto se vi chiedono di pagare un importo in bitcoin, sappiate che é solo una truffa, o meglio un tentativo di truffa, che diventerà truffa se pagherete.

Il consiglio della polizia postale é comunque quello di essere ben dotati di un antivirus, di non aprire allegati di mail che non conosciamo o di cui dubitiamo, e, soprattutto non dobbiamo pagare un tubo.

Voglio amplificare questo messaggio anche se mi espongo al rischio di essere disturbato da chi passa la vita a rompere le scatole al prossimo giocando al piccolo hacker.

Il sito di Radiobase é già stato attaccato, con pazienza lo abbiamo riparato e ripareremo gli eventuali altri buchi.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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