Nel 2013 7,7 milioni di ore di cassa integrazione

Nel 2013 7,7 milioni di ore di cassa integrazione

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Marchini (Cgil): Nessun segno positivo, ma bisogna reagire

Peggiora la situazione per l'edilizia

I dati della crisi a Mantova parlano di livelli di utilizzo della cassa integrazione ancora molto alti, il 2013 si chiude con 7.749.712 ore autorizzate, un dato lievemente in calo rispetto al 2012 che registra complessivamente un – 7,17% (nel 2012 le ore autorizzate sono state 8.348.162).
Ma se consideriamo che le autorizzazioni della Cassa integrazione in deroga sono ferme allo scorso 30 giugno a causa della mancanza dei finanziamenti, possiamo affermare senza il minimo dubbio, che siamo ben oltre al dato del 2012.
Ricordiamo che oltre alla cassa integrazione il 2013 si chiude con oltre 2000 licenziamenti, e se consideriamo il numero dei licenziamenti dall’inizio della crisi sono complessivamente 13mila.
Analizzando i dati della cassa integrazione emerge un calo più marcato negli operai – 8,16% e più contenuto negli impiegati – 2,71%.

Per quanto riguarda i settori cresce ancora nell’edilizia + 29,13%, dato particolarmente negativo in quanto parliamo di un comparto intersettoriale che coinvolge tante altre imprese a partire dai materiali, impiantistica, fino agli arredi.
In calo negli altri settori
Mentre per tipologia, si registra una diminuzione della cassa integrazione ordinaria, mentre la straordinaria e la deroga si confermano sostanzialmente stabili.

industria -5,61%
edilizia +29,13%
artigianato -13,37%
commercio -24,24%

Cassa integrazione ordinaria -18,20%
Cassa integrazione straordinaria – 2,93%
Cassa integrazione in deroga -2,26%

Nel sesto anno di crisi, la somma licenziamenti e cassa integrazione confermano quanto sia colpito dalla crisi il nostro territorio e anche quanto siano ancora lontani i tanto evocati segnali di una anche solo timida ripresa.

“Il declino occupazionale e del tessuto produttivo, purtroppo, non accennano a rallentare, si continuano a perdere posti di lavoro – commenta, dati alla mano, Massimo Marchini, segretario generale della Cgil di Mantova – nei luoghi di lavoro emergono segnali di continuità della crisi e questo ci conferma che i prossimi mesi saranno ancora molto duri per l’occupazione. Di fronte a una crisi gravissima, il nostro Paese paga anche le responsabilità che in tutti questi anni sono mancate politiche adeguate per contrastare il ciclo economico negativo e per sostenere la crescita”. Quale soluzione, quindi? “Continuiamo a pensare che nel territorio si debba reagire per costruire idee, progetti e obbiettivi condivisi, serve coesione sociale e un protagonismo con l’ambizione del fare da parte di Istituzioni e parti sociali, per questo ci chiediamo: a quando la ripresa di un confronto provinciale per difendere il lavoro e favorire lo sviluppo ? Sono convinto che abbiamo bisogno di individuare insieme misure per affrontare e attenuare la crisi e per agganciare la ripresa”.

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