Tutti giù per terra

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I costi per aggirare il ponte disassato dal sisma

Pareri distorti (On Air alle 9 e 19.30)

Buon lunedì trasportato
Su ogni autobus di linea, oltre all scritta “Vietato parlare al conducente”, compare anche una targhetta indicante quanti sono i posti a sedere e quanti quelli in piedi.
Se però l’autobus viaggia in autostrada valgono solo i posti a sedere.
Siccome dal giorno del terremoto del 2012, che ha squassato la parte sud della provincia di Mantova e ha disassato il già disastrato ponte di S. Benedetto, sul Po, gli autobus di linea sono costretti a fare il giro dell’oca aumentando i chilometri percorsi per ogni corsa, ma soprattutto non possono imbarcare più passeggeri di quanti sono le poltroncine perché, come detto, passando per l’autostrada, il codice non consente che ci siano passeggeri in piedi e pertanto, servono più mezzi.
La Provincia, che deve garantire il servizio per il trasporto scolastico, chiede, a mio avviso giustamente, che la Regione si metta una mano sul cuore ma soprattutto sul portafogli, per aprirlo, e aiutarla a far fronte alla aumentata spesa, causa sisma e ritardato avvio del ripristino del ponte.
Quello che però mi ha colpito è che ci sia una legge che prevede una sicurezza variabile tra strade ordinarie e autostrade come se la sicurezza dei passeggeri dipendesse dal tipo di strada imboccata dal mezzo.
Misteri dell’ordinamento italiota.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti

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