Niente file gratis ma solo file

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Sospeso il servizio PEC ai cittadini

Pareri distorti (On Air alle 9 e 19.30)

Buon giovedì sospeso
Ricordate come era fiero il Ministro Brunetta quando annunciava che tutti i cittadini avrebbero avuto la PEC (acronimo di Posta Elettronica Certificata) per comunicare più rapidamente e con sicurezza con la pubblica amministrazione. Lo ricordate?
Ecco, quel servizio non verrà più erogato, nemmeno a volerlo pagare! Ognuno, se vorrà, la PEC se la dovrà compare presso i privati che propongono il servizio. Agli Utenti, privati e pubblici, è stato comunicato un piano, ovviamente via PEC, di sospensione progressiva del servizio.
Ogni cittadino italiano, che aveva a suo tempo ottenuto l’account (così si chiama l’indirizzo della posta elettronica), se vorrà usare quella che possiamo paragonare ad una raccomandata con certezza di ricezione e ricevuta di ritorno, dovrà pagarsela, così come dovrà pagarsela il Comune e tutti gli Enti a cui era stata (sempre gratuitamente), assegnata.
Non voglio nemmeno pensare ai milioni buttati tra studi, analisi, realizzazioni, server, consulenti e altro!
Doveva diventare il primo passo verso l’informatizzazione e lo snellimento della vecchia, obsoleta, macchina burocratica; sarà la scusa, perpetua, per richiedere ancora i documenti in forma cartacea con tanto di file, intese come code, agli sportelli.
La dematerializzazione dei documenti, come il Paradiso, può attendere.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti

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