Tagli alla scuola

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Ma hanno tagliato il ramo giusto?

Pareri distorti (On Air alle 9 e 19.30)

Buona domenica tagliata
Siamo arrivati al dunque. Da anni si sa che la scuola pubblica, senza il sostegno “volontario” dei genitori, non funzionerebbe. Oggi, scrivendo nero su bianco, la dirigente scolastica del Manzoni di Suzzara, in provincia di Mantova, ha messo anche le cifre.
L’istituto che dirige, una eccellenza come si dice attualmente per parlare bene di qualche cosa, ha costi per 60.000 euro all’anno. Dal Ministero ne arrivano 18.000. Ovvio che ne mancano un bel po’.
Con la sparizione delle Province, o meglio con il loro occultamento alla vista, rimanendo di fatto con alcune competenze, anche se senza soldi, con la sparizione dicevo, è iniziato anche il dimezzamento dei contributi per la normale gestione e manutenzione dei plessi scolastici che sarebbero a carico dell’Ente in sparizione.
In altre parole, il contributo “volontario” dei genitori serve, oltre che per comprare detersivi e stracci per pulire, anche per portare internet in ogni aula e altre scelte per tenere viva la scuola e gli interessi degli studenti.
Siamo in questa situazione, non dobbiamo dimenticarlo, anche per le scelte dell’allora ministra Gelmini che ha cominciato a tagliare, tagliare, tagliare con feroce determinazione e l’operazione poi l’hanno continuata i suoi successori.
Ma si è tagliato il ramo giusto?
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti

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