Marciapiedi come vespasiani

Marciapiedi come vespasiani

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Cani mingenti sui sacchetti dell'immondizia

Pareri distorti (OnAir alle 9 e 19.30)

Buon venerdì di minzione
Appena uscito di casa, dopo aver depositato, come consiglia la TEA, il sacchetto marrone dell’organico da scartare e quello contenente carta, a fianco del portone di casa, è transitato un cane che trascinava, alla fine del guinzaglio, una assonnata proprietaria. Il padrone della situazione era decisamente il quattro zampe, che ha espletato le sue funzioni di minzione mattutina sul sacchetto appena appoggiato a terra, con poco rispetto non solo del luogo ma soprattutto degli operatori che dovranno prelevarlo a mano, seppure guantata!
Ora ho capito perché, il tipo di raccolta differenziata utilizzata nella cosiddetta area UNESCO (centro storico di Mantova) rende i marciapiedi non solo ricettacolo di ogni sacchetto proprio e improprio, ma pure li trasforma in vespasiani. Sono arrivato alla conclusione che i cani, ma forse anche i gatti, amano espletare le funzioni di minzione soprattutto sulla plastica e i proprietari, attrezzati, forse, per la raccolta delle deiezioni solide, non lo sono per quelle liquide e il risultato si trasforma in rigagnoli che attraversano i marciapiedi dirigendosi verso il basso come pretende il normale andamento dei liquidi e non perché i sacchetti sono bucati ma perché i sacchetti vengono minti.
Non potendo dotare i guinzagli oltre che di sacchetti azzurri per la raccolta del solido, anche di orinali, si può solo sperare nel buon senso, nella buona educazione, nel civismo dei proprietari di cani i quali, (proprietari), al pari di molti neo genitori e nonni, probabilmente, considerano la pipì del loro amato, pura, limpida, inodore e insapore come quella degli angeli.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti

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