7 marzo

7 marzo

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Una storia, una curiosità, un avvenimento da ricordare

Almanaccando

Il 7 marzo 1908 nasceva Anna Magnani. Di fronte a certi personaggi è difficile trovare parole opportune. Qualsiasi discorso sarebbe riduttivo. Per Nannarella sarebbe sminuente anche il dire che è è stata la prima attrice non americana a vincere un Oscar. La complessità dell’artista Magnani, che non può prescindere dalla donna Anna, potrebbe essere tutta racchiusa in uno dei suoi ritratti fotografici più celebri: il mento appoggiato sulla mano, i capelli corvini che nessuna messa in piega sarebbe riuscita a domare, la bocca carnosa e volitiva, lo sguardo perso chissà dove, le sopracciglia marcate. E le occhiaie. Non sarebbe la Magnani senza quelle occhiaie, dovute a “”una lacrima di troppo e una carezza in meno””, come diceva lei raccontando la sua infanzia difficile – padre irrintracciabile, mamma lontana, cresciuta dalla nonna in quella città, Roma, che sarebbe diventata il suo palcoscenico. Appassionata e felina nel privato come nel lavoro, Anna Magnani ha combattuto per tutta la vita: per ottenere gli stessi diritti lavorativi degli uomini, per imporre un’immagine di donna diversa, per ottenere la patria potestà del figlio. Ma soprattutto ha combattuto per restare fedele a sé stessa e alla propria arte. Leggendarie le sfuriate con i registi. Irrinunciabili le pellicole come “”Roma città aperta”” di Rossellini, “”Bellissima”” di Visconti, “”Mamma Roma”” di Pasolini. Nessuno mai riuscì ad asciugarle quella lacrima di troppo e a compensarle la carezza negata.
[rf]

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