Province: si tengano o si mollino

Province: si tengano o si mollino

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L'incertezza aumenta solo i problemi

Pareri distorti (OnAir alle 9 e 19.30)

Buon giovedì certo
Quando si trattava di fare demagogia, tutti erano per l’abolizione delle Province.
Andare a vedere i programmi elettorali delle ultime ma anche penultime elezioni politiche per credere.
Adesso che hanno messo mano allo smantellamento ci sono più problemi che soluzioni.
Le province spariranno come ente eletto direttamente dai cittadini ma rimaranno, con alcune competenze e con un consiglio letto da eletti, non di eletti, ma da eletti, che è differente.
Una persona normale pensa che se si decide di chiudere un Ente, le sue competenza verranno date a qualcun altro, perché le strade provinciali non si possono cancellare, i plessi scolastici neppure, i fiumi e i campi coltivati nemmeno e via di questo passo.
No, è stato lasciato tutto libero per cui le Regioni, come nel caso della Lombardia, si sono prese le competenze più appetibili e remunerative in termini di consensi (agricoltura) lasciando le altre rogne e la sistemazione del personale, nel limbo.
Ieri, è stato imposto, da parte del Governo, un taglio significativo alla spesa per carburante per cui è facile immaginare il calvario di addetti e funzionari che per effettuare gli spostamenti di servizio all’interno della Provincia che va da Sermide a Castiglione delle Stiviere, (88,3 Km) faranno come le pattuglie della polizia quando hanno ridotto loro il carburante.
Iniziano sempre da gli smantellamenti silenti e striscianti, senza nulla decidere, all’apparenza.
Decidano, o si o no, i “ni” non pagano nemmeno più.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti

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