Il ponte degli errori

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Torre d'Oglio ancora chiuso per secca

Pareri distorti (OnAir alle 9 e 19.30)

Buon venerdì pontiere
Uno degli ultimi ponti in chiatte (Torre d’Oglio) soffre di piene, di secche, e di gelo.
Ristrutturato 5 anni fa, spendendo una milionata di euro, soffre di notevoli errori di progettazione come dimostrano le frequenti chiusure.
Anche ieri, le auto sono state bloccate sino a quando le barche in cemento inizieranno a galleggiare e non a stare posate sul greto.
I barconi in cemento portano se galleggiano, non sopportano pesi se schiacciati a terra e, con la secca attuale e la prospettiva di poca pioggia, potrebbe succedere che il traffico rimanga interdetto magari per due mesi e più come lo scorso anno dall’ultima settimana di giugno sino alla prima di settembre.
D’estate per la secca, in autunno per le piene e d’inverno per il gelo sulle discese e salite degli attracchi a terra troppo ripide, se gelate, la resa della struttura che dovrebbe traghettare veicoli é piuttosto bassa.
Prima dell’ammodernamento, per risolvere questi problemi, che ci sono sempre stati, si avevano 4 attracchi a terra su livelli diversi, ne sono stati scartati 3 e l’unico tenuto, come dimostrano i fatti, non funziona bene o non funziona come dovrebbe.
Gli attacchi a ponte levatoio vanno bene dove c’é un costante livello d’acqua, ma non è il caso della foce dell’Oglio.
Riparare il danno costa non solo in denaro ma anche in pazienza e nervosismi perché queste cose erano state abbondantemente dette a suo tempo.
Ma, come si sa, non c’é peggior sordo di chi non vuol udire.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti

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