Vanoni, De Moraes, Toquinho “La voglia la pazzia l’incoscenza l’allegria” (1976)

Vanoni, De Moraes, Toquinho “La voglia la pazzia l’incoscenza l’allegria” (1976)

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1. VANONI-DE MORAES-TOQUINHO "Samba Della Rosa"
2. VANONI-DE MORAES-TOQUINHO "Samba In Preludio"
3. VANONI-DE MORAES-TOQUINHO "La Voglia La Pazzia (Se Ela Quisesse)"
4. VANONI-DE MORAES-TOQUINHO "Assenza/Io So Che Ti Amerò"
5. VANONI-DE MORAES-TOQUINHO "Un Altro Addio"

discobase-fb-logoIl titolo dell’album racchiude tutti i sentimenti che si attraversano ascoltando quest’album.
Nel 1976 Ornella Vanoni, avendo fondato una sua etichetta discografica decide di realizzare un progetto col poeta Vinicius de Moraes, autore di classici pezzi di bossanova, e il cantante Toquinho: nasce questo album registrato in presa diretta (per fortuna, così da potere cogliere emozioni pure), riscoprendo dei classici brasiliani interpretati magnificamente da Ornella.
Si parte con la samba di Senza paura, un ‘esortazione a vivere, ad amare, a morire con coraggio; si prosegue con La Rosa Spogliata dove si sente aleggiare la malinconia della solitudine, dell’abbandono, della fine di un amore unico “Tutto disfatto, tutto finito… la rosa si è spogliata…”. Segue Samba della Rosa e Samba in Preludio dove Ornella e Toquinho cantano in duo, com’è tipico nelle canzoni di bossanova, con delicatezza, con colori pastello rosa, azzurri, gialli chiari, beige e grigio il bisogno di amare, la malinconia e ci ricordano che “la vita esiste, ma ho paura di vivere senza te”.
Dopo vi è “una sorpresa per Vinicius, un samba di Napoli” Anema e Core che Ornella canta con una grazia finalmente raggiunta dopo il periodo della mala, e mai più abbandonerà; a questo punto “buonanotte all’incertezza, ai problemi, all’amarezza sento il carnevale entrare” con La Voglia La Pazzia che ci porta sulle spiagge assolate di Rio. Non vi è mai capitato di incontrare per strada, qualcuno che volevate amare ma vi siete persi?… ed ora restano solo parole di paura e desiderio grazie a un Semaforo Rosso.
Assenza: una poesia di Vinicius accarezzata dalla voce di Ornella, che fonde poi la sua voce con quella di Toquinho per poi concludere entrambi che “l’amore è un’agonia… è un’allegria e poi un pianto e poi soltanto nostalgia…” in Un altro addio.
Vi è poi un momento di lirismo puro grazie alla luna, dove quando sento questo pezzo sento la natura, la notte vivere intorno a me per poi ringraziare il “poeta poetinho vagabondo” per “scoprire che vivere non è cercare dei perchè ma usar la bocca gli occhi e il cuore”.
Ornella in quest’album raggiunge una delicatezza, una tenuità che possiedono solo certe grandi cantanti brasiliane e la fusione della sua voce con quella di Toquinho è perfetta.
Da ascoltare assolutamente: per chi sa emozionarsi, per chi ama o ha amato.

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Oltre a vicepresiedere come si conviene a un vicepresidente, ci guarda dall'alto dei suoi 192 cm. La foto non tragga in inganno.