L’Aids c’é

L’Aids c’é

Condividi

Meglio saperlo prima di meravigliarsi

Buon martedì sveglio

Ormai ogni giorno è la Giornata mondiale di qualche cosa, per cui l’effetto annuncio è venuto a mancare anche per questa “Giornata Mondiale contro l’Aids” che cade nel primo giorno dell’ultimo mese dell’anno.

Da una settimana le agenzie battono notizie in cui annunciano che lontano dall’essere debellato, l’AIDS, si sta ulteriormente diffondendo, soprattutto tra i più giovani che, proprio perché ignorano, non usano l’unica barriera protettiva che esiste: il preservativo.

In una realtà in cui sono più facili di un tempo i rapporti con più partner, l’unica barriera, lo ripeto, è il profilattico.

I numeri di chi ha contratto la malattia, relativamente alla nostra provincia, li ho ricordati meno di un mese fa e non li ripeto.

Se non crediamo al primario del reparto di malattie infettive del Poma, che lancia l’allarme, perché credere all’amico o all’amica che ne sa sicuramente meno?

Il primo sa e vede, il secondo ignora il fenomeno riferendo solo del suo piccolo mondo, bene che vada.

Non abbiamo vinto un bel niente, siamo riusciti solo a non voler sentire nemmeno l’acronimo di “Sindrome da immunodeficienza acquisita” e allora i media non ne parlano e non ne vogliono parlare, perché questo è il gioco perverso e inutile della ricerca dell’audience.

Intanto il contagio prosegue e miete, le medicine lo attenuano, ma non lo hanno bloccato.

Meglio saperle, certe cose, prima di meravigliarsi.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti