Le polveri sotto i tappeti

Le polveri sotto i tappeti

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Chi ha abbassato a 19°in casa?

Buon giovedì polveroso

Siamo proprio delle cicale, appena si è abbassata la temperatura, è scesa un po’ di pioggia, e le polveri sottili sono diminuite, abbiamo ripreso a cantare scaldando a squarciagola.

Oltre a cantare non abbiamo fatto quello che ci veniva richiesto e cioè di abbassare a 19° la temperatura degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo.

Basta passare per strada e vedere nei bar personale in maglietta estiva servire il caffè bollente o passare per Corso Umberto I a Mantova e trovare almeno due negozi che, in barba al freddo pungente, tengono le porte spalancate anche perché sono stati progettati senza porte e non potrebbero fare altrimenti nonostante l’invito della Amministrazione a chiudere.

L’ARPA, da un po’ di tempo, tende a colpevolizzare i camini o comunque le caldaie a legna perché sarebbero peggio di un diesel euro zero senza filtro antiparticolato, dicendoci che ci sono 4000 camini e 230.000 caldaie a gas o altro combustibile diverso dalla legna.

Veramente l’1,7% delle fonti di calore domestico (a legna) può essere così determinante o è perché il restante 98,3% delle caldaie bruciano tanto per portare la temperatura ben oltre i 19-20°?

Se guardate ai consumi della vostra auto, avrete notato che andare a 120 o 130 km/h non si consuma carburante nella stessa quantità; a 120 km/h c’é un notevolissimo risparmio.

Così le caldaie, non a legna (98,3%) se portate a 19°, sparerebbero meno polveri nell’aria se poi teniamo spento anche il camino a legna (1,7%) avremmo meno polveri da nascondere sotto i tappeti.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti