Accendere le vetrine spente

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Dopo le pescherie tocca ai negozi

Buona domenica illuminante.

Recuperare le vuote vetrine del centro storico è ciò che spetta fare dopo l’accensione delle Pescherie di Giulio Romano.

Ieri, come ha ben raccontato e anticipato Maria Vittoria Grassi nella sua rubrica “Sillabario” che va in onda ogni giovedì, sono state accese le luci sotto e sopra il lungorio per illuminare le arcate delle pescherie di Giulio Romano, il lungorio stesso e la torre di S. Domenico.

Passata l’inaugurazione e la novità della navigazione lungo una parte del Rio che qualche buontempone ha denominato “tra flutti e ponghe”, con la immancabile polemica per chi ha studiato e si è sentito escluso, forse perché non della stessa università dell’attuale assessore, è già ora di pensare a cosa fare ancora.

Credo sia ora di accendere le troppe vetrine spente del centro storico, e qui, oltre a cercare sponsor, come è stato fatto per l’illuminazione del Rio, il Comune può fare una buona parte del lavoro.

Se è vero che una delle cause della continua chiusura e delle poche aperture dei negozi, nelle vie centrali, sono gli affitti troppo alti, il Comune ha in mano l’arma vincente.

Investa riducendo o abolendo le tasse sull’immobile che viene affittato a prezzi convenzionati.

Accendere le vetrine, si può e si deve.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti

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