Diamoci una mano

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Ridotto l'italico lamento continuo

Buon lunedì mobile

“Diamoci una mano” è il nome del progetto ministeriale che intende assicurare chi lavorerà gratis per opere di utilità sociale, essendo rimasto senza lavoro, ma con tante competenze.

La cosiddetta mobilità, per coloro che hanno perso il posto di lavoro, e da noi non sono pochi, è uno stato di fatto ma pure psicologico, vissuto più o meno bene, o male, dai diversi soggetti.

C’é chi è sufficientemente contento dello stipendio mensile che arriva anche senza andare al lavoro, seppure molto ridotto e a termine, magari arrotondato con lavoretti in nero, e chi, invece, lascia posto alla depressione, baratro di difficile gestione.

La proposta di lavorare, gratis ma assicurati, problema non secondario quello assicurativo, ha prodotto, a Gonzaga, che la ciclabile con la vecchia staccionata in legno marcita, è stata sistemata con una delimitazione in ferro, realizzata e montata da un cassaintegrato che ha aderito alla richiesta del suo Comune.

Se non ci fosse stato Remo Baricca, la ciclabile tra Gonzaga e Bondeno, non sarebbe così come la troveranno pedoni e ciclisti che la percorreranno.

Il tutto, rispettando anche i tempi di consegna che, come tutti sappiamo, non sono il fiore all’occhiello di aziende e artigiani, per il quali il tempo è spesso una entità relativa.

Una bella botta alla teoria dell’italico lamento continuo.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti