Le donne come “cose”

Le donne come “cose”

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Ma quanto siamo regrediti?

Buon giovedì tristissimo

A scorrere i giornali di oggi non sembra di stare nel 2000 ma di essere ripiombati al medioevo o peggio nella peggiore nazione islamica circa il rapporto uomo/padrone, donna/moglie/compagna.

Non ho nemmeno spazio per mie considerazioni, tanti sono i titoli che parlano da soli:

Titolo: “L’aspetta al buio, la fredda con due colpi”, dice poi il sommario, per farci capire meglio: “Manuel non sopportava la separazione, dopo il delitto si è suicidato, Lei è stata sorpresa al ritorno dal lavoro”. Nella stessa pagina 7 della Gazzetta di Mantova: “Strangola la moglie, uccide il figlio e si spara”. Anche qui il sommario recita la solita litania: “L’uomo non voleva separarsi. La tragedia durante la lite prima di vedere l’avvocato.

Ancora nella stessa pagina lo psichiatra Andreoli sostiene, a proposito degli uomini che uccidono e poi si suicidano che, “solitudine e umiliazione sono parole che non riescono ad affrontare, hanno più coraggio ad affrontare la morte”.

Per non lasciarvi senza ulteriori notizie, arrivo a pag 17, sempre del quotidiano locale e trovo: “Minacce di morte per mesi. Stangato il marito violento” Condannato a due anni per stalking e mancata assistenza alla figlia neonata. Terrorizzava la compagna: “Vedrai, vi ammazzo tutti, a partire dalla bambina”.

Tentando di prendere fiato proseguo a sfogliare e arrivato a pagina 22 trovo: “Botte e insulti alla moglie. Non vali nulla, ti brucio” Condannato, maltrattava e terrorizzava la donna in presenza dei figli. La minaccia: “vedrai, con il prossimo stipendio compro una pistola e ti sparo”.

Oggi il parere lo fanno i titoli, da soli, che dicono di quanto siamo regrediti.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti

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