Provincia in un cantone

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Auspicabili passi in avanti non indietro o di lato

Buon sabato camminante

Ho la sensazione che interessi a pochi l’elezione del nuovo Presidente della Provincia che dovrà avvenire entro la fine di agosto (il 28 secondo la Gazzetta, il 29 secondo la Voce).

Non saranno più i cittadini ad esprimere la preferenza, ma gli 800 consiglieri comunali e sindaci dei 69 comuni mantovani. Sarà interessante vedere quanti saranno gli astenuti anche se è probabile che saranno molto meno di quanto ormai esprime il primo partito elettorale quando si parla di voto popolare.

Tralascio, per ora, questo aspetto di partecipazione e mi concentro sulla importanza della consultazione che dovrebbe decidere l’uomo o la donna, ma sino ad ora i candidati di cui si parla sono entrambi maschi, che dovrà andare a trattare con Cremona per chi terrà la sede del Cantone Val Padana che sostituirà entrambe le province, decadute, ma non del tutto, senza soldi ma con ancora troppe competenze lasciate nel limbo della indecisione cronica in cui naviga l’attuale politica, almeno quella relativa alle province.

Iniziano a circolare richieste di passi indietro, di lato o del gambero verso i due candidati sino ad ora indicati dal Pd da una parte e dal centro destra dall’altra.

Non so se faranno dei passi indietro, l’importante sarebbe che li facessero in avanti, percorso virtuoso di cui c’é tanto bisogno.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti