Polizia Postale se ne va a Brescia

Polizia Postale se ne va a Brescia

Nel momento del maggior bisogno

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Buon giovedì protetto

Un tempo la Polizia Postale, al massimo rincorreva i ladri di vaglia contraffatti o raccomandate partite e mai arrivate.

Adesso deve rincorrere il mondo che truffa in rete, e il mondo non è un eufemismo, è proprio tutto il mondo connesso.

A Mantova, gli agenti di questo settore della Polizia di Stato, erano ospitati in corso della Libertà nel palazzo delle Poste Centrali, poi sono stati trasferiti in Via Nenni, vicino all’ospedale, dove, per trovare gli uffici in cui gli agenti sono stati relegati, non bastano le indicazioni del portiere perché una volta arrivati in prossimità di vetrate stile uffici di polizia dei paesi dell’est prima della caduta del muro di Berlino, serve orientarsi in bui corridoi con pochissime pallide indicazioni di fogli incollati alle pareti e alle porte con vetri oscurati.

I tre agenti rimasti, dagli otto iniziali, o vanno in pensione o andranno nella nuova sede che è quella di Brescia.

Ormai dividiamo tutto con Cremona o con Brescia.

In un momento in cui la maggior parte dei reati, vecchi e di nuovo conio, avvengono proprio attraverso la rete, non mi pare una mossa scaltra, per usare un eufemismo.

A risentirci domani. Grazie.

@robertostorti