Mantova, What a Wonderful World

Mantova, What a Wonderful World

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Mantova, What a Wonderful World è un libro edito da Il cartiglio Mantovano, a cura di Monica Bianchi. Il titolo riprende l’essenza della canzone di Louis Armstrong, che è stata scritta nel 1967 per placare gli odi razziali con l’invito ad apprezzare la pace e la gioia. E’ un libro che vuole essere Inno alla bellezza della città di Mantova, un invito alla lettura delle bellezze della città, una città seducente e misteriosa che si presta a una lettura altra, come già Virgilio aveva suggerito, dal nome della maga Manto, madre di Ocno, il leggendario fondatore di Mantova.

Il libro contiene testi in italiano ed in inglese di 25 autori, per oltre 300 pagine illustrate. Tra gli autori anche Peter Assman, direttore di Palazzo Ducale, Riccardo Mazzeo (co-autore di svariati libri di Zygmunt Baumann e Agnes Heller), Lorenzo Montagner, Nadia Santini, Werther Gorni, e moltissimi altri.

Ai nostri microfoni a raccontarci meglio Mantova, what a wonderful world, la curatrice Monica Bianchi.

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Classe 1990 e una vita piena di paradossi. Da bambina non parlavo con nessuno, da grande ho preso un po’ di lauree in comunicazione e media, e ne ho fatto il mio mestiere, che adoro. Ho vissuto per qualche anno all’estero: la Svizzera mi ha adottato e la Spagna mi ha abbracciato, ma l’Italia rimane il mio nido. Racconto il mio territorio, conoscendo quello che sta al di là delle dogane. Ma dato che sono cresciuta a sbrisolona e Sailor Moon - Paladina della giustizia, tra le altre, mi occupo anche di mediazione interculturale e libertà civili. Qualcuno a volte, mi definisce Don Chisciotte contro i mulini a vento. L’ironia e la libertà sono gli unici modi che conosco, e sono quelli che voglio comunicare ai microfoni di Radiobase. Il mio motto? Sii te stesso, tutti gli altri sono già occupati.