Ravvedimento operoso. La poetica del burocratese

Ravvedimento operoso. La poetica del burocratese

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Buon venerdì ravveduto

Oggi è l’ultimo giorno per pagare Tasi e Imu che sono, la prima, la Tassa sui Servizi Indivisibili (manutenzione strade e illuminazione, tanto per fare un esempio di queste indivisibilità) e l’Imposta Municipale Unica che essendo unica non comprende le altre.

La fantasia del legislatore e dell’estensore di circolari mi colpisce sempre.

Sa trovare termini e acronimi che non assomigliano affatto al reale e soprattutto ha proprio un percorso linguistico, staccato dalla realtà e dal linguaggio comune.

Prendete il “ravvedimento operoso”, la massima poesia delle dizioni del burocratese, che significa la nostra volontà di cittadini, di ravvederci per non aver pagato qualche cosa, di operare rifacendo i calcoli di quanto dobbiamo e di provvedere a pagare.

Ecco, a Mantova, siccome mancheranno circa due milioni alle entrate per Tasi e Imu che quest’anno assommano a poco più di 20 milioni, un buco cioè del 10%, i ravvedimenti operosi dei proprietari delle 55 Unità Immobiliari Urbane di cui oltre la metà (28.000) a uso abitativo, la cui ulteriore metà é dichiarata esente in quanto prima casa o casa di abitazione principale, attendiamo che il 10% di coloro che dovrebbero versare si “ravveda operosamente”, per non perdere la poetica delle circolari.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti