Con tanti Caridi auguri!

Con tanti Caridi auguri!

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la partita vista da Ciffo

Una vittoria così, alla sera dell’antivigilia di Natale, ci voleva proprio, ed è stato il più bell’augurio del Mantova ai suoi tifosi. Auguri cari, anzi, Caridi, eroe della serata. “Undici-undici-undici Caridi!” cantava alla fine la curva Te. Caridi iniziatore e finalizzatore della più bella azione del primo tempo, autore del primo gran gol all’inizio della ripresa, assist-man d’un palloncino d’oro sprecato da Regoli dopo il loro pareggio, e soprattutto autore di quel magico 2-2 a 5 minuti dalla fine, che ha ridato grinta e fiducia a squadra e tifosi, quando la partita sembrava ormai persa (1-2!) e parecchi delusi avevano già abbandonato lo stadio. E sull’onda del ritrovato entusiasmo, nei minuti di recupero è arrivato anche il terzo meritato gol-vittoria. Alé!

Primi applausi per la sopracitata bella azione del 41’: Caridi (1) – Di Santantonio – Zammarini – Caridi (2) che dal limite fa la barba al palo. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Al 3’ della ripresa il primo gran gol del Tano Caridi, che “in spaccata” brucia difensore e portiere su crossone del bravissimo giovincello Boccalari. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Ma passan 6 soli minuti e arriva il pareggio. Corner regalato. “I corner i’m piàs mìa”, mormora il mio vicino di curva. “Gnanca a mì” gli rispondo io. E il dialogo finisce con la palla nel sacco (testatona d’un tal Ricci). E qui faccio la solita filippica contro l’ormai inveterata abitudine di schierare, sui conrer, il portiere sul primo palo o al centro della porta. Se Bonato se ne stava sul secondo palo come si faceva una volta, il pallone gli arrivava in braccio… ma dài püra con le mode! Una volta o l’altra farò un libretto con tutti i gol che il Mantova ha preso su corner per questa modamanìa. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Al 15’ il Ciccio sostituisce il giovin Boccalari con Regoli e si cucca un bel po’ di fischi, perché il ragazzo aveva molto ben giocato. Graziani così si giustifica: “è rientrato da poco da un infortunio che lo ha tenuto fuori tanto, e stava calando…”. Fatto sta che al 19’, 4 minuti dopo essere entrato in campo, il Regoli, forse ancora freddo, ti sbaglia quello che sembrava un gol già fatto, mettendo sull’esterno della rete un invitone del Tanone. Occhio, però: lo sbaglio è la fotocopia di quello fatto col Lumezzane, dalla stessa identica posizione (17ª giornata, minuto 36). Ciccio, fal tirar in porta da lì 30 volte al dì, fin ch’al la büta dèntar! (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Il macello arriva al 38’, quando, forse ancora frastornato per il gol sbagliato, il Regoli regala (potenza del cognome!) un invitante palloncino a un tal Gelonese, che (1) accoglie grato il regalo, fa due passi e (2) spara; Bonato respinge ma non trattiene e buonanima Momentè fa il 2-1, per fortuna… momentaneo. Ma diversi tifosi non credono alla “momentaneità” dello svantaggio, si alzano e lasciano lo stadio. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Peggio per loro, perché perdono il magico pareggio del Tano, che al 40’, (1) riceve dal tacco del neo entrato Ruopolo in mezzo a 3 omini blu, si fa strada come lui sa fare, e (2) diagonaleggia lasciando il portiere Scuffia verde come la sua divisa. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Il Mantova ora è scatenato e nel recupero Ruopolo è tirato giù in area. Qualcuno dice di no, ma l’arbitro Zufferli zufola il rigore e il prode Marchi lo trasforma freddo freddo surriscaldando il Martelli. Con tanti Caridi auguri di buone feste! (clicca sul disegno per ingrandirlo)

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