Bèi, tortèi e scalognà

Bèi, tortèi e scalognà

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la partita vista da Ciffo

Dunque, idem + scalogna rispetto all’ultima dello scorso anno (vedi commento). Con l’altra (importante) differenza, che stavolta non s’è perso, ma solo (?) buttati via 2 punti. Il Mantova, infatti, ha ben giocato e avrebbe meritato di vincere, checché ne dica il mister della Sambenedettese, secondo il quale il pareggio è giusto.

Altra novità è il cambio di società (siam passati ai “romani”) su cui non mi esprimo, seguendo l’esempio del saggio Caridi. Aspettiamo gli eventi e, anzitutto, l’esito del mercato, visto che finora s’è soprattutto venduto (Zammarini il “pezzo” più importante) e acquistato il solo difensore Donnarumma, che ha subito giocato e ben figurato.

Non mi resta che passare ai disegni, che chiariranno anche il motivo di “tortellaggio” e scalogna.

43’: Bandini, autore d’un gran primo tempo (nonostante un gol sbagliato), crossa da destra e il Tano spara al volo; la palla batte un po’ in terra e un po’ su un difensore, per finire sull’incrocio dei pali. Scalogna n° 1. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

56’: rigore per “mani” in area (secondo noi della curva il “mani” era doppio) e il prode Marchi centra il palo. Scalogna n° 2. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Il prode Marchi si rifà un minuto dopo, mettendo dentro in gran rovesciata la respinta del portiere su tiro dello scatenato Caridi (serpentina in area). (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Ed ecco a voi (79’) la paperonzola di Bonato che, forse ingannato dal rimbalzo, si fa scivolare in porta l’apparentemente innocua punizione d’un tal Radi. Capita. Di… radi, ma capita.  (clicca sul disegno per ingrandirlo)

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