La malaticcia ciclabile SIN in fregio alla Ies

La malaticcia ciclabile SIN in fregio alla Ies

Condividi

Buon lunedì ciclabile

Più di quattro anni fa, la Tea che ha iniziato il raddoppio della dimensione dei tubi che portano acqua calda del teleriscaldamento in città dalla centrale Enipower lungo via Brennero.

Ha ottenuto l’autorizzazione con il vincolo di costruire, sopra i tubi una ciclabile, cosa che ha fatto per tempo con la chiusura del cantiere, ma la ciclabile è rimasta interdetta all’uso.

Chiusa perché mancava, ma tra due mesi non mancherà più, il tratto che fiancheggia l’ex raffineria IES, oggi deposito di carburanti, in piena area SIN, per cui, per aprirla, occorre una autorizzazione specifica del Ministero dell’Ambiente, autorizzazione che non arriva, anzi arriva la richiesta di ulteriori accertamenti per essere certi che la salute dei percorrenti la tratta, non venga messa in pericolo da aria e gas interstiziali ed altro.

Serviranno, per avere i risultati, tra analisi del suolo, acqua di falda, sottosuolo, traffico ed emissioni industriali, almeno 12 mesi per poter verificare gli effetti nelle quattro stagioni.

Eccessiva precauzione?

Può essere, ma se é così, credo che non siano solo i pochi ciclisti a rischiare, ma anche le migliaia di automobilisti che transitano, ogni giorno, su quella tratta che porta all’autostrada, perché l’aria, per sua natura, non aleggia solo sulla ciclabile.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti

 

Condividi