Picchia che ti passa

Picchia che ti passa

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Buon venerdì pacifico

Mantova é una città strana, anche per quanto riguarda l’informazione.

E’ stata la prima ad avere, non una ma delle radio libere o private, poi tutte passate di mano, o chiuse, eccetto noi, per ora; non ha mai avuto una TV locale, se non delle “dependances” di emittenti di città limitrofe, ma in compenso ha ben due quotidiani.

Due esperienze editoriali che sembra vivano in due contesti differenti, tanto differente é la titolazione delle loro prime pagine, ad eccezione di alcuni giorni come ieri e oggi.

Ieri ex Burgo, oggi, entrambi che riportano del pestaggio, continuo, di una moglie 71 enne da parte del marito, pestaggio che dura, pare, da una vita.

Quella degli uomini che per sentirsi vivi picchiano la loro moglie, compagna, fidanzata é un “antidepressivo” che é sempre stato usato, confidando nella ritrosia delle “picchiate” a parlare e a denunciare.

Per fortuna ci ha pensato la legge che stabilisce l’automatismo delle indagini, senza attendere la denuncia di parte, se i medici del pronto soccorso diagnosticano più di 23 giorni di prognosi.

Ieri ne hanno diagnosticati 25.

Questa volta, almeno, l’uomo ha perso l’impunità che gode da una vita.

Meno male.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti