Evitare l’effetto groviera. Piano cave scaduto dal 2014

Evitare l’effetto groviera. Piano cave scaduto dal 2014

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Buon martedì bucato.

La nostra provincia é una delle maggiori fornitrici di ghiaia e sabbia che servono alle infrastrutture, eppure il piano cave é fermo, e scaduto già dal 2014 e il nuovo non si avrà prima del 2018. Praticamente 4 anni di buco, e il termine é più che idoneo.

Sarebbe interessante scoprire come mai da noi, sia che si tratti di contratti collettivi, sia che si tratti cave, come in questo caso, le scadenze sono un optional che non invitano al rinnovo ma piuttosto al rimando.

Lasciata la domanda in sospeso, tanto per essere in linea con quanto segnalato, ricordo che oltre al Po, sono nove i poli estrattivi della provincia (Marmirolo, Volta, Solferino, Medole, Roverbella, Goito, Cavriana, Gonzaga, Serravalle) ed é bene che, onde evitare che delapidiamo quello che i ghiacciai, a suo tempo, hanno prodotto sulle nostre colline moreniche, si facciano dei piani controllati per l’estrazione e la conseguente sottrazione di suolo all’agricoltura.

Le linee di tendenza paiono buone, limitando le concessioni ad estrarre e invitando a utilizzare sempre di più gli inerti provenienti dagli abbattimenti, comunque i 16 milioni di metri cubi, che presumibilmente saranno autorizzati, contro i 19 richiesti, sono un bel buco, e non nell’acqua.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti