La guerra dell’acqua e per l’acqua, nel rubinetto e nei campi

La guerra dell’acqua e per l’acqua, nel rubinetto e nei campi

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Buona domenica irrigata

Quest’inverno é nevicato poco in montagna; in questa primavera non ci sono eventi piovosi prolungati; fa già caldo come se fosse estate inoltrata e l’acqua manca.

Manca nei canali di irrigazione, manca nei bacini alpini che hanno deciso di tenersela, notizia ormai digerita essendo di qualche settimana fa e nessuno ha detto niente al Trentino egoista, manca nel canale Molinella e i contadini protestano e la Presidente del Consorzio di bonifica spiega, numeri alla mano, che di più non si può fare.

Nonostante l’ottimismo di Trump il clima sta cambiando velocemente e se noi non facciamo velocemente qualche cosa, il clima e il tempo cambierà noi, le nostre colture e la nostra cultura.

Una ventina di anni fa ci dicevano che il futuro sarebbe stata l’acqua la causa di conflitti, anche armati.

Non siamo lontani da questa profezia perché il Garda non molla più di tanto e se non pioverà decentemente mollerà sempre meno e i nostri campi si inaridiranno anche se noi, in città, perché in campagna sanno già che si va verso l’ultima goccia, continueremo a lavarci i denti facendo scorrere acqua del rubinetto a volontà.

Fuori dalle mura, l’acqua scorre sempre meno.

Pensiamoci e iniziamo a fare qualche cosa.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti