Davanti alla porta del pollaio: entra tu che a me scappa da...

Davanti alla porta del pollaio: entra tu che a me scappa da ridere

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Buon giovedì ilare

Vedendo i quotidiani odierni, nazionali e locali, ho la netta sensazione che andiamo verso una campagna elettorale in cui tutti punteranno a vincere, o dire di aver vinto, ma dove nessuno ha veramente voglia di governare.

Un po’ come quel ladro di polli che, davanti alla porta del pollaio, ben sapendo che dentro al buio, c’era il padrone delle galline con in mano un nodoso bastone, dice al compare di ventura: “entra prima Tu che a me scappa da ridere”.

Mi sembra che, con una legge elettorale, pensata affinché nessuno possa realmente governare, siamo tutti davanti alla porta del pollaio.

E non é una metafora.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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