La fermata saltata

La fermata saltata

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Buon venerdì mobile

Nei giorni scorsi, alcuni studenti delle scuole medie di Revere, che abitano nei comuni limitrofi, sono rimasti senza bus perché il bus che doveva passare a prenderli non é passato ma ha tirato dritto.

Tirato dritto, non davanti alla fermata, non è neppuure entrato in paese, ha tirato proprio dritto lungo la statale.

Siccome, purtroppo é già successo a padri e madri di “dimenticare” il proprio figlio in auto al bollore o al gelo, siamo portati a giustificare la “dimenticanza” di un autista che sta, probabilmente pensando ai fatti propri mentre guida in automatico e, siccome la deviazione pomeridiana verso la scuola media non é di tutti i giorni, ma solo di due volte la settima, può essere comprensibile la distrazione, diranno i giustificazionisti ad ogni costo.

Io dico che non é possibile che un servizio pubblico sia sciatto, come lo é quando presenta autisti con gli auricolari, vietati dal Codice della strada se non addirittura con il telefonino all’orecchio, vietatissimo ma sopportatissimo anche dalle forze dell’ordine e di controllo.

Anche il nostro Parlamento, che doveva approvare un inasprimento delle sanzioni per coloro che guidano telefonando impegnando oltre all’udito, anche, almeno una mano, non se l’è sentita di farlo in questo periodo pre elettorale. Così come non se l’é sentita di approvare l’obbligo del seggiolino che segnala la dimenticanza del piccolo a bordo.

Pronti a protestare ma anche troppo a giustificare l’ingiustificabile.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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