Vigilare che i Comuni attivino i registri per raccogliere le DAT

Vigilare che i Comuni attivino i registri per raccogliere le DAT

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Buon mercoledì vitale
Finalmente possiamo decidere chi deciderà per noi quando perderemo salute o memoria e potremo anche dire sino a che punto accettiamo di vivere in un letto con cannucce e cannelle che entrano ed escono da ogni orifizio di cui la natura ci ha dotati.
Le DAT, acronimo di Disposizioni Anticipate di Trattamento, permettono ad un soggetto vivo, vegeto e lucido, di dire e scrivere come vuole essere trattato quando non ci sarà più con la testa e anche di indicare chi potrà decidere per lui e chi potrà ricevere informazioni sulla propria salute e sulla propria degenza.
Adesso come adesso, solo un parente prossimo lo potrebbe fare ma, tantissimi sono senza parenti prossimi e più si va avanti con l’età più è facile che uno dei due coniugi, o convivente, non ci sia più, anche solo con la testa.
Da parte della Chiesa Cattolica, è partita subito la campagna della obiezione di coscienza per medici e ospedali, non vorrei che anche qualche Comune si dimenticasse di istituire o sabotare il registro delle DAT, che sono si, private e si possono stendere come pare e piace, ma vanno custodite o da un Notaio o proprio nell’apposito registro Comunale che per ora non esiste ma che dovrà esistere in ogni Comune.
Siccome siamo circondati da Sindaci che interpretano il mandato a loro piacimento, vedi i casi dei richiedenti asilo, vigilare per l’applicazione della legge che istituisce i registri delle DAT non è certo un inutile esercizio.
A risentirci, o rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti

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