Botti, Sindaci, ordinanze, divieti e denunce

Botti, Sindaci, ordinanze, divieti e denunce

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Buon sabato rischioso

Credo che quello di Sindaco, sia uno dei lavori più usuranti e a rischio denunce.

Vicino alla fine dell’anno tutti i sindaci sono alle prese con i botti che fanno male agli umani ma soprattutto agli animali domestici e non.

In tanti comuni sono state firmate ordinanze di divieto; cito a memoria Curtatone, Casteldario, Mantova, Roncoferraro.

Proprio a Roncoferraro, il Sindaco, in perenne diatriba con il partito che lo ha, a suo tempo candidato e che ora lo ha abbandonato, ha ricevuto una “minaccia”di denuncia dall’associazione che riunisce i produttori di botti con marchio CE, quello vero, non quello identico nella grafica, ma tarocco nella sostanza, dei prodotti cinesi.

Rischia il Sindaco nel difendere, come sostiene, la salute dei propri cittadini e dei loro animali da affezione?

Certo che rischia, perché, c’è sempre un TAR che da ragione a chi ricorre, come è già successo alla Sindaca di Roma, Raggi che ha ricevuto torto per una ordinanza equivalente.

Basterebbe un po’ di buon senso da parte di tutti, ma se ci fosse buon senso non servirebbero le ordinanze e forse nemmeno i sindaci.

Il problema rimane aperto e senza facili e immediate soluzioni con i proprietari di cani e gatti a coccolare e rassicurare i loro amici pelosi e fuori i bottaioli a rischiare dita, occhi, arti e udito pur di fare casino.

Triste storia di ogni fine anno.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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