Scuolabus, guardrail, cinture di sicurezza e punto di raccolta

Scuolabus, guardrail, cinture di sicurezza e punto di raccolta

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Buon martedì apprendista

Una buona regola, in funzione della sopravvivenza futura, è analizzare gli errori che si commettono e modificare scelte e atteggiamenti.

Partiamo dalla cronaca odierna, giustamente incentrata sull’incidente occorso ad uno scuolabus, con 30 bambini a bordo, che si è coricato nel fosso alla destra della strada che stava percorrendo, causa malore dell’autista.

La prima osservazione che viene in mente è che se ci fosse stata una barriera tra la sede stradale e il fosso, forse, il grosso mezzo non si sarebbe coricato su un fianco sbattendo i viaggiatori da sinistra a destra e poi, coricato, appunto, su un fianco, dell’alto in basso.

La seconda osservazione è che se, come sugli aerei, anche i bus fossero dotati di cinture di sicurezza per i viaggiatori, oggi avremmo meno feriti e meno contusi.

La terza, che riguarda le esercitazioni sulla sicurezza che non facciamo mai, è che, dopo un incidente o una evacuazione, si deve rimane nei pressi del punto di raccolta, per permettere di contarsi o autocontarsi e vedere se tutti sono stati tratti in salvo.

Ieri, mancava un bimbo all’appello perché la mamma lo aveva portato via, senza sottoporlo ai controlli medici del presidio volante immediatamente predisposti sul luogo.

Un gesto così protettivo si è tramutato in un grosso problema per i soccorritori, obbligati a cercare, sotto la carcassa del bus, il bambino mancante che invece era a casa, coccolato e al sicuro.

Imparare per migliorare e migliorarsi si può e si deve.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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