Abbattere e non creare nuove barriere, architettoniche e non

Abbattere e non creare nuove barriere, architettoniche e non

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Buon giovedì percorribile

Un gruppo di associazioni sta facendo una indagine sulla accoglienza che Mantova offre, sia dal punto di vista della gentilezza dei residenti, sia dal punto di vista della accessibilità.

I questionari, compilati, si sono trasferiti in rete dove, probabilmente, la risposta sarà superiore ai 130 raccolti nella cassetta di legno posta in piazza Martiri da qualche mese.

Per provare quali e quante sono le barriere, non solo architettoniche ma anche culturali e di cattive abitudini, basterebbe camminare bendati (cosa che sconsiglio se non imbottiti come un portiere da hockey sul ghiaccio) o più semplicemente spingendo una carrozzina da bambino o un deambulatore con ruote.

Troverete marciapiedi senza scivolo, biciclette appoggiate al muro e contemporaneamente al bordo del marciapiede con il pedale, così da ridurre lo spazio dei pedoni con metà manubrio che invade l’area a loro riservata, auto con le ruote ovunque ma non dove dovrebbero stare.

Se é vero che ci sono gradini da eliminare, marciapiedi rialzati da rendere a raso, é altrettanto vero che se fossimo più attenti, metà delle barriere cadrebbero da sole, con l’intervento del buon senso e della volontà di non pensare solo alle nostre comodità e abitudini.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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