Distinti saluti

Distinti saluti

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la partita vista da Ciffo

Il mister Cioffi, squalificato, ha seguito, incitato e diretto i suoi “ragazzi”, dai Distinti, urlando a squarciagola e camminando su e giù per le gradinate vuote, che, come sapete, son chiuse al pubblico. “Distinti saluti” perché abbiamo battuto e quindi distanziato un diretto avversario per la conquista dei playoff, che adesso “telemantova” considera “praticamente blindati”.  Addirittura.

Commento veloce, perché i disegni sono ben sei.

Al 17’ il “gran gol” (Gazzetta) di Guazzo Sandokan, che piomba su una svirgolata d’un difensore (il tapino voleva rinviare un colpo di testa di un biancorosso), e d’esterno destro insacca lasciando di stucco il verdevestito portiere bellunese (che lascio bianco per chiarezza). (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Al 26’ quel brutto cliente di Rocco ci fa vedere i topi grigi con un gran tuffo e colpo di testa su cross dalla destra: palla sulla base del palo a Lazarevs battuto. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Dopo 10 minuti arriva il purtroppo meritato pareggio, su corner. Un tal Petdji di testa anticipa un biancorosso, raccogliendo la deviazione (sempre di testa) di un suo compagno, e fulmina il povero Lazarevs. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Nel secondo tempo Cioffi inserisce Barone, Saporetti e Franchini, e il Mantova parte sparato.

Al 15’ Guazzo (1G), su cross di Saporetti, sinistreggia al volo e il verde portiere (1P) respinge corto, palla ancora a Guazzo (2G) che sembra non poter sbagliare, ma, disturbato da Carrasco (che nonsisabeneperché gli sfreccia davanti:1C-2C), si vede respingere di nuovo il tiro, stavolta di destro, sempre dai piedoni del verde portierino (2P). Robe da ciò. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Il sospirato raddoppio dopo sei minuti. Carrasco funamboleggia sulla destra e, giunto in area, serve il libero capitan Correa, che fa due passi e col suo magico sinistro centra l’angolo basso. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Per esultare del tutto bisogna aspettare fino al 45’, quando Barone (che 5 minuti prima aveva mandato in curva “da due passi” un servizio di Carrasco) parte in tromba da metà campo, si beve un paio di omini neri e batte il verdognolo portierino uscito a salutarlo. Dunque, distinti saluti anche per lui. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

 

 

 

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