
Buon venerdì scolastico
Nelle scuole elementari e medie della nostra provincia, mancano, rispetto a 5 anni fa, 1000 ragazzi, tra scolari e studenti, se vogliamo mantenere la distinzione tra coloro che frequentano la scuola elementare e quelli che, invece, sono alle medie.
1000 in meno, significa 33 classi di 30 alunni ciascuna, in meno o 50 classi da 20 alunni ciascuna, sempre in meno con conseguente minor fabbisogno di insegnanti e di personale ausiliario.
Mantenere lo stesso organico, se ce lo possiamo permettere, e dovremmo poterlo fare, a dispetto della crisi che non smette di mordere, permetterebbe di migliorare e ottimizzare la didattica e non solo, perché classi di 30 alunni sono la negazione dell’insegnare e dell’apprendere.
Investire in istruzione non é mai stato il punto forte della nostra politica anche se abbiamo lo schema di scuola, soprattutto quello delle elementari che molti ci invidiano e vorrebbero copiarci, per non parlare delle materne e degli asili.
Ma noi siamo uno strano popolo che ha smesso di fare figli, o perlomeno ha molto ridotto le natalità, e così si trova, praticamente di colpo, che si tornerà a chiudere o accorpare scuole per soddisfare i numeri minimi che le circolari che guardano solo all’economia e non alla istruzione e alla cultura, decretano.
Già senza figli il futuro non é roseo, immaginarsi come sarebbe, o sarà, con le scuole sparite.
A risentirci, o rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti