Valdaro: retroporto di Venezia

Valdaro: retroporto di Venezia

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Buon martedì portuale

Il Presidente della Provincia di Mantova, il primo eletto dai Sindaci e Consiglieri Comunali, traccia un bilancio sul suo metà mandato e, tra le altre cose, dice che bisogna fare squadra per ottenere che il Porto di Valdaro diventi il retroporto di quello di Venezia.

Esiste la bottega e il retrobottega che a volte è meglio della bottega, il termine e il concetto sono chiari, così come è chiaro che il nostro territorio, se non trova le convergenze tra tutti gli Enti, potrebbe rimanere tagliato fuori da ogni scelta strategica per questioni di mera invidia politica o personale.

Guardate cosa è successo in Regione, dove, pur di far fuori un oppositore di Salvini, oppositore secondo i crismi dettati dallo statuto della Lega, ora Mantova si trova senza nessun rappresentante del territorio nella giunta Lombarda, e questo è solo l’ultimo esempio di regolamento di conti che puniscono, assieme al politico, tutto un territorio.

Se davvero continuiamo così, la landa deserta, citata dal Presidente Morselli è alle porte.

Fare squadra, tra tutti quelli che possono salvare il nostro smembrato territorio, con la Provincia che vende i gioielli di famiglia per rattoppare, non sistemare, badate bene, le strade, investendo metà di quello che servirebbe e che investiva prima di essere messa in liquidazione, è quello che rimane da fare.

Se invece ci va bene tornare ad essere una landa nebbiosa e abbandonata, basta stare fermi, il resto lo faranno Cremona, Brescia e Pavia.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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