… ma segnàr… pììu!

… ma segnàr… pììu!

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la partita vista da Ciffo

Urgono spiegazioni: si tratta infatti di un modo di dire mantovano  che, come purtroppo capita a molte espressioni del nostro dialetto, sta cadendo in disuso e quindi nel dimenticatoio. In tialiano suonerebbe: “ma segnare… pio!”, per dire che non c’è verso di veder segnare (gol). Espressione che i miei genitori usavano spesso, ad esempio per dire che qualche cliente (gestivano una salumeria) tardava a pagare: “… ma pagàr… pììu!”. Non so da dove derivi quel “pììu”, che scrivo con due “ì” perché nella parlata la “ì” viene proprio trascinata, e con la “u” perché nel nostro dialetto certe “o” sono mescolate alla “u”, come ad esempio nella parola “pócia” (pozzanghera) che il mio amico Gianni, non proprio mantovano d’origine, non riusciva mai a pronunciare giusta.

Tutto ‘sto sproloquio per spiegare questa ormai strana espressione che m’è venuta in mente all’apprendere del terzo 0-0 consecutivo del nostro Mantova. Risultato peraltro prezioso, perché ci fa riconquistare il quarto posto e ci mantiene 3 punti sopra l’Adriese, nostra diretta inseguitrice. Cioffi è dunque soddisfatto, anche se il Mantova meritava di vincere; soddisfatto anche il mister adriese Mattiazzi, proprio perché ha evitato di perdere.

E visto che il mister Mattiazzi ha fatto i complimenti al suo portiere Motti perché “ha salvato due volte il risultato” (Gazzetta), disegno quelle nostre due occasionissime vanificate dalle due paratone del bravo Motti.

La prima al 19’: cross di Bertozzini, coscia-ginocchio di Simone Aldrovandi e paratissima volante di Motti. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

La seconda all’inizio della ripresa: Correa – Debeljuh – Carrasco e superuscita (con parata incorporata) del Motti. Pace e patta.  (clicca sul disegno per ingrandirlo)

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