L’aiutino tra gli “amatori”

L’aiutino tra gli “amatori”

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Buon giovedì pulito

Negli sport esistono i professionisti, i dilettanti e gli amatori.

L’aiutino, sotto forma di medicinali che fanno male alla salute, ma che a volte fanno vincere facile, è un malessere, nemmeno passeggero, tra i professionisti ma anche tra chi lo fa per diletto o chi ama quella disciplina sportiva che tanto disciplina non è, se taroccata.

Tra i professionisti i controlli sono piuttosto continui, molto meno tra i dilettanti, quasi niente tra gli amatori, vuoi per mancanza di strutture, vuoi perché si suppone che chi lo fa per dilettarsi o chi lo fa perché ama muoversi e mettersi alla prova, lo faccia non per raccontare balle a se stesso, sulle proprie capacità.

Non è così, e molti amatori sono delle farmacie ambulanti, per cui, più che amatori del ciclismo o del podismo, lo sono delle pillole, delle polverine e degli ormoni, soprattutto se vietati.

Uno, tra i tanti amatori, è stato beccato positivo a ormoni e cocaina, alla 7 Km di Formigosa, gara a cronometro individuale che, come dice il titolo copre una distanza di 7 km, meno che andare da Mantova al Santuario delle Grazie.

Il referto, però, non era completo e preciso, per cui il Tribunale non ha condannato, l’amatore con aiutino, non cambiando, comunque, l’imbroglio, verso gli altri concorrenti, ma, soprattutto, verso se stesso che l’amatore ha commesso.

Cosa non si fa pur di apparire.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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