
Buon martedì capitozzato
Tra la linea ferroviaria che divide Palazzo Te al quartiere di Te Brunetti, esisteva una selva di alberi, prevalentemente spontanei, che proteggeva alla vista e attutiva io rumore dei treni, non solo passeggeri che transitano sulla Mantova – Monselice.
Non c’é più nemmeno un albero; abbattuti, o meglio capitozzati anche brutalmente, dal proprietario della massicciata cioè il gestore della rete dei binari in Italia.
Poteva farlo?
Il terreno e la sicurezza sono a carico delle ferrovie, e in tempi di venti violenti, il timore della caduta di alberi sulla linea elettrica sono abbastanza giustificati, ma perché in fianco al Te si é rasato a zero e se si va sul cavalcavia e si guarda verso il retro della Lubiam, gli alberi alti e pericolosi sono stati lasciati in fianco ai binari e alla linea elettrica nonostante anche lì siano già intervenuti i “capotizzatori” che hanno sfoltito la massicciata a ridosso del colmo del sovrappasso?.
Misteri che hanno infranto, secondo l’Ex Assessore Dall’Oglio, anche il regolamento Comunale a cui, tutti i proprietari si devono, comunque, adeguare.
E’ vero che quel ramo di binari dovrebbe sparire, ma a naso occorreranno decenni; allora meglio obbligare le ferrovie, a norma di regolamento, di piantumare di nuovo l’area per isolare e custodire Palazzo Te dal rumore e dalla vista di vagoni merci con carichi anche pericolosi.
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti
Immagini tratte dalla Gazzetta di Mantova On-Line